Fondato nel Trecento, il Convento di S. Caterina ospitava le nobili fanciulle che venivano destinate alla vita monastica dalle rispettive famiglie affinché non andasse disperso il patrimonio familiare. Nel corso del Seicento la chiesa conventuale viene arricchita da un’esuberante decorazione a marmi policromi dando vita ad uno dei gioielli del barocco palermitano. Il convento, da sempre inaccessibile a chi non vi svolgeva all’interno vita claustrale, apre per la prima volta le sue porte al pubblico dando la possibilità al mondo laico di sbirciare negli spazi in cui si svolgeva, fino a qualche anno fa, la vita delle monache domenicane. Agt, guidata da studiosi ed esperti della regola domenicana, ha avuto il privilegio di visitare in anteprima questo prezioso scrigno.

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