Oggi rappresenta uno dei più grandi simboli del folklore siciliano, nonostante abbia perso la sua originale funzionalità: il carretto siciliano non ha perso la sua importanza e rimane emblema di bellezza, di una sicilianità autentica.

Come ogni simbolo, anche u carrettu (in siciliano) ha alle spalle un vissuto particolare che lo ha trasformato in segno distintivo della propria terra di origine, raccontandone oggi più di ieri la storia economica e culturale dell’isola.

Nel periodo della caduta dell’Impero Romano l’assenza di una rete viaria percorribile con veicoli a due ruote ha limitato l’uso del carro; i maggiori trasporti avvenivano con altri mezzi e perlopiù via mare. Soltanto nei primi anni dell’ ‘800 inizia a diffondersi l’utilizzo del carretto per il trasporto di legna e prodotti agricoli come verdure, legumi e agrumi, mandorle, vino e grano.

È nel ventesimo secolo che il carretto perde in parte la sua funzione di mezzo di trasporto per essere sostituito da veicoli a motore. Proprio allora però il carretto da strumento di lavoro inizia ad assumere la sua veste di emblema siciliano.
I motivi per cui è diventato così rappresentativo della cultura siciliana, erano palesi anche allora: il carretto siciliano era il prodotto di diversi mestieri, raccogliendo così in sé l’opera di intagliatori, fabbri, pittori che riuscivano a creare una sorta di favola illustrata.
Il carro era la tela in cui prendevano vita scene e racconti, con figure bidimensionali, semplici e stilizzate, ma soprattutto con colori molto accesi. Il colore, insieme alla straordinaria cura dei dettagli, è ancora oggi la caratteristica principale di questa opera d’arte ambulante.

Oltre alla bellezza che la pittura restituiva al carretto, come prodotto artistico unico, l’usanza di dipingere aveva diverse funzioni: preservava più a lungo il legno del carretto e aveva una funzione scaramantica; alcune scene, infatti, venivano considerate come un augurio per scacciare la malasorte e gli eventi negativi.

Il carretto siciliano fa oggi parte di quel grande racconto che è la Sicilia, che porta con sé tradizioni millenarie. Il sapere di quegli artigiani, nonostante sia meno diffuso con l’evolversi della tecnologia, non è scomparso ma si tramanda ancora da padre in figlio. Il carro viene sfoggiato ancora soprattutto durante le feste popolari in Sicilia, cambiando forma, colori e decorazioni in base alla caratteristica del paese. Quello che è certo, è che rimane un oggetto che conserva la memoria storica della tradizione siciliana.

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