Per gustare al meglio la Palermo barocca, non si può di certo evitare la tappa obbligata della Chiesa di Gesù, più comunemente conosciuta come Casa Professa, l’edificio religioso ha sede in uno degli storici quartieri di Palermo: l’Albergheria.

La Chiesa di Gesù o Casa Professa venne progettata nella zona che per secoli aveva ospitato altre strutture cristiane, già durante il dominio di arabi, normanni e svevi, a partire dal IX secolo a.C.

Alla fine del 1500, i monaci gesuiti di Palermo decisero la costruzione di una nuova chiesa che potesse in qualche modo dare lustro e immagine allo stesso ordine. Da questa intenzione venne fuori il progetto dell’architetto Giovanni Tristano e la posa della prima pietra avvenne nel 1590. La struttura originaria subì diverse modifiche, fino alla consacrazione avvenuta nel 1636. La chiesa rischiò di andare distrutta durante la seconda guerra mondiale, quando (nel 1943) la sua cupola venne colpita da una bomba. Per far fronte a questa e ad altre necessità, Casa professa fu sottoposta a numerose interventi di restauro durante tutto il XX secolo, fino agli inizi del 2000, quando restò chiusa al pubblico per sei anni. Nel 2009 con una celebrazione, l’arcivescovo di Palermo Paolo Romeo la riconsegnò alla comunità

Già sulla preziosa facciata, è possibile ammirare le architetture tipiche delle chiese barocche in Sicilia: due livelli divisi da un cornicione orizzontale. Nella parte inferiore sono presenti tre portali, due più piccoli ai lati e quello centrale, arricchito con capitelli corinzi ed archi sovrapposti. All’interno dell’edificio, originariamente era stata progettata una sola navata, corredata da cappelle laterali. La struttura venne poi modificata e le navate divennero tre, ciascuna arricchita da straordinari elementi decorativi, che rappresentano fra gli altri il Sacro cuore di Gesù, il crocifisso, l’Immacolata, le sante vergini, i martiri del Giappone, i confessori e Santo Stefano. Ma fra i “protagonisti” presenti nelle raffigurazioni della chiesa di Gesù non si può dimenticare di certo l’onnipresente Santa Rosalia, patrona della città di Palermo e Sant’Ignazio di Loyola fondatore dell’ordine gesuita.

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