La Cappella Palatina è presente dentro Palazzo dei Normanni, anche chiamato Palazzo Reale. Fu costruita tra il 1130 e il 1143, per volere di Ruggero II d’Altavilla, il primo dei re normanni siciliani. In origine era destinata ad un uso privato, oggi è aperta al pubblico, con un numero di visite che cresce di anno in anno.
La Cappella Palatina è un gioiello di arte bizantina e arabo-normanna. Per la sua bellezza e unicità, dal 2015 è divenuta Patrimonio dell’umanità Unesco.
Osservandone l’aspetto si nota come la sua facciata originaria sia stata quasi del tutto inglobata in strutture architettoniche vicine, di recente costruzione. Gli ambienti interni sono stupefacenti. Ciò che sorprende e incanta della cappella palatina è la ricchezza di decorazioni figurative di incredibile bellezza. In particolare i mosaici bizantini arricchiscono le pareti di uno sfarzo e di una narrazione a mezzo di immagini che incantano il loro spettatore. Alla sommità della cupola è presente la meravigliosa raffigurazione di Cristo Pantocratore nell’atto di benedire. Inoltre, possono essere osservati i famosi muqarnas a livello del soffitto ligneo della cappella, ossia decorazioni a intaglio e dipinti realizzati secondo lo stile arabo.
Per quel che riguarda le sue incredibili decorazioni, la cappella palatina può essere considerata un immenso libro riccamente illustrato, comprensibile a tutti, anche a coloro che non sapevano né leggere né scrivere.
La cappella palatina è un esempio di felice unione di culture diverse. In primo luogo sulle pareti si trovano iscrizioni sia in latino che in greco, segno di commistione tra mondo orientale e mondo occidentale. Inoltre la pavimentazione composta da mosaici in porfido è di derivazione araba: ciò è testimonianza dell’intenzione di creare un’unione anche col mondo musulmano. Questa armonia tra le culture si traduce in questa altissima espressione di creatività e ingegno umano che è la cappella palatina, resa possibile grazie alle politiche di tolleranza adottate da Ruggero II.