Quello turistico è un settore prezioso per il territorio, per questo la professione di guida turistica va tutelata e difesa dal fenomeno dell’abusivismo.
Perché affidarsi ad una guida turistica specializzata? Non basta l’enorme e sincera passione per le ricchezze della propria terra. Non basta l’entusiasmo.
Praticare una professione come quella di guida turistica significa possedere una conoscenza approfondita dei beni culturali e paesaggistici, della storia e delle sue tradizioni. Ma soprattutto significa seguire un percorso di formazione con un continuo aggiornamento professionale.
Formazione significa affidabilità, significa poter contare su un professionista. Alimentare il fenomeno dell’abusivismo scegliendo una guida non specializzata, vuol dire recare un danno all’immagine della categoria ma anche provocare un danno economico.
Nonostante non esista un ordine professionale, essere guida turistica è una responsabilità nei confronti della città di cui si diventa “ambasciatore” e dei cittadini che hanno il diritto (e forse anche il dovere) di affidarsi ad un professionista.
Cosa si intende per una guida turistica specializzata?
La guida turistica possiede una regolare licenza che ne attesta competenze, motivazioni e abilità. È autorizzata a guidare il turista-consumatore e svolgere un ruolo di mediazione e di informazione.
Il rapporto tra uomo e luogo è affidato alla guida turistica e dalla sua abilità e competenze deriva la riuscita di questo compito. Un compito che è passione ma anche studio intenso, aggiornamento continuo e formazione, perché rappresentare un luogo, una città, un territorio è una responsabilità non da poco. Non significa offrire la propria visione, ma una visione completa e veritiera.
Il suo punto di vista è quello di chi vive il territorio non soltanto da fruitore ma da “cultore”. Quindi affidarsi ad una guida turistica specializzata è una garanzia in termini di qualità dell’informazione, con la certezza di potersi lasciare guidare lungo storia, tradizioni, segreti di un luogo.