Piazza Pretoria è una piazza di Palermo meravigliosa, tappa obbligatoria per qualsiasi turista. È anche conosciuta con il nome Piazza della Vergogna in riferimento alle statue raffiguranti nudi maschili e femminili che adornano la fontana.

Opera dell’artista Francesco Camilliani, la fontana in marmo bianco di Carrara è stata realizzata nel 1554 a Firenze per abbellire una villa fiorentina, di proprietà di Don Pedro de Toledo. Alla sua morte però il figlio decise di venderla e la fontana fu smontata in 644 pezzi, arrivati a Palermo il 26 maggio del 1574. Alcuni pezzi rimasero al proprietario, altri si danneggiarono durante il viaggio per questo Camillo Camilliani, figlio di Francesco, dovette occuparsi del restauro della fontana. Camillo lavorò al progetto dal 1574 al 1581. Intanto, per far posto alla fontana diverse abitazioni furono distrutte.

E’ composta da due anelli concentrici di pietra divisi da un anello d’acqua, sormontati da scalinate e parapetti di marmo. Al centro si erge uno stelo composto da tre vasche posizionate una sull’altra, sormontate da un fusto di marmo che sorregge un puttino con una cornucopia – simbolo mitologico di cibo e abbondanza-, gli déi dell’Olimpo ed i fiumi di Palermo, Oreto, Papireto, Gabriele e Maredolce.

La fontana di piazza Pretoria è circondata da statue di uomini e donne, divinità pagane e teste di animali che versano acqua nelle vasche e delimitata da una cancellata in ferro battuto, realizzata nel 1858 da Giovanni Battista Basile, che presenta quattro varchi ciascuno ornato da otto Erme.

Oltre che dalla fontana di Camilliani, piazza Pretoria è abbellita dal Palazzo Senatorio, chiamato anche Palazzo Pretorio o delle Aquile, e da due palazzi baronali: Palazzo Bonocore e Palazzo Bordonaro. Alle spalle della fontana invece, si vede la chiesa di Santa Caterina d’Alessandria dove un tempo vivevano le monache di clausura.

 

Condividi su: