In Sicilia c’è sempre un’occasione per festeggiare e, fra sagre e festini, protagonista onnipresente della tradizione è da sempre il cosiddetto scaccio.
Calia e simenza sono un tipico stuzzichino siculo, che accompagna le grandi adunate di feste patronali, celebrazioni rionali o processioni religiose. Questo appetitoso snack alternativo altro non è che un mix di ceci e semi di zucca, entrambi tostati e salati.
Ma, in generale, gran parte della frutta secca rientra in questa grande famiglia di street food d’altri tempi: mandorle, arachidi, noci, pistacchi, anacardi, nocciole, semi di girasole e castagne.
Lo scaccio, infatti, fa parte da sempre del grande patrimonio alimentare dell’isola, considerando che – anticamente – il suo processo di lavorazione veniva realizzato interamente a mano e richiedeva assai tempo e fatica. Per trovare e provare lo “stuzzichino siculo” più celebre basterà imbattersi in uno dei tanti ambulanti che riempiono ogni città, durante le grandi occasioni. Solitamente, è lo stesso rivenditore a preparare il tutto direttamente in strada, cosicché i clienti possano assaporare uno “scaccio” ancora caldo e croccante.
Sempre compito del siminzaru quello di mettere il mix tostato dentro un contenitore che possa permettere a chi lo acquista di mangiarlo “on the road”. Per questo c’è u coppu, il tradizionale e pratico cono, ricavato arrotolando un grande foglio di carta e chiuso alla base. Altro luogo in cui è possibile trovare calia e simenza sono le osterie siciliane, dove spesso è addirittura permesso di buttare a terra le bucce (in siciliano dette scorcie). Una tradizione – questa – ripresa oggi anche da alcuni franchising di burger&steak house, diffusi in tutto il mondo.
Infine, va ricordato che ceci, semi di zucca, noccioline e tutti i componenti della famiglia della frutta secca già citati sono alimenti ad alto valore nutrizionale: si tratta principalmente di quelli che vengono definiti “grassi buoni”, gli omega3, fonti di energia e valido aiuto nella prevenzione di malattie al cuore, ictus e diabete.